Di fronte alla chiesa di San Sebastiano, dal lato opposto della piazza, si trova l’antichissimo oratorio di Sant’Anna risalente al XVI secolo, storica sede della Confraternita dei Disciplinati, dediti alla cura e all’accompagnare i fedeli defunti per la celebrazione dei loro funerali. Questi venivano detti “dei Flagellanti” perché nelle processioni della festa di San Giuseppe e sopratutto il Venerdì Santo si auto flagellavano a sangue come forma di penitenza e devozione.
All’interno si trovano un pregevole altare marmoreo policromo e una pala sovrastante di scuola genovese che raffigura Sant’Anna, San Gioacchino e un’altra figura mentre insegnano a leggere a Maria bambina.
L’oratorio ha le volte ed il presbiterio affrescati: nella navata d’entrata erano presenti degli affreschi di autore ignoto e datati al 1668 che rappresentavano la Santa Titolare sotto il cui suo manto si riparavano i confratelli, vestiti di cappa di ruvida tela di canapa, chiedendo in ginocchio aiuto e protezione. Nella volta del presbiterio sono presenti pitture di Maurizio Carrega del 1768 raffigurante i quattro evangelisti e una Gloria al centro. Autentiche opere d’arte sono i dipinti posti al fianco dell’altare maggiore raffiguranti San Giovanni Battista e San Bernardo.
La Statua di Sant’Anna, di legno e decorata con foglia d’oro, fu acquistata dalla comunità dei collantini emigrati a Marsiglia in Francia. Arrivata nel porto dell’allora frazione di Ospedaletti, fu accompagnata alla Colla a dorso di mulo tra il tripudio dei fedeli nel 1890.
La festa co-patronale si svolge il 26 luglio con solenne processione per le vie del borgo e i festeggiamenti che durano tutto il mese ogni fine settimana con l’organizzazione di serate gastronomiche e danzanti caratterizzate da vari temi popolari e internazionali.